A way of life

[ita][eng]


Alla fine degli anni 60, in Inghilterra esplode la cultura Skinhead, come derivato di un mix di hard mod e rude boy.
Incontrandosi, queste due subculture fondono insieme, oltre che interessi e musica, anche alcuni segni distintivi del loro stile con qualche rivisitazione, a cominciare dalla testa rasata.
Il look diventa più underground, ma allo stesso tempo essenziale e funzionale.
Tanto per cominciare un bel paio di Dr Martens, neri, rossi, vecchi, nuovi, dipinti, con i lacci colorati, ma se possibile a 14 buchi e di almeno una taglia più grande. Comodi per la suola ad aria e indistruttibili nella vita di strada; una bella camicia Ben Sherman, ovviamente a maniche corte quadrettata, o una Fred Perry abbottonata fino all'ultimo, è proprio quello che ci vuole per mantenere alto il livello di patriottismo senza tralasciare stile e comodità. I pantaloni, sostenuti da sottili bretelle, vengono portati con più risvolti in modo da mettere in risalto gli anfibi; da preferire Levi Struss modello 501, magari con qualche macchia di varichina o usurati dal lavoro. La testa, che è rasata per un maggiore igiene, viene spesso coperta dalla classica coppola ripresa dalla cultura dei fratelli rude boy. La scelta per il giubbotto skinhead verte invece tra due capi: il bomber, nero o verde militare, o l'harrington, marcato Lonsdale o Fred Perry; manco a dirlo con interni scozzesi. A completare l'immagine degli skin, per i ragazzi basette curate più o meno lunghe, per le ragazze il tipico taglio Chelsea e per entrambi tatuaggi old school rappresentanti ragnatele, croci, rondini, rose e tutto quello che è tipico della loro iconografia.




















[eng]
At the end of the 60's, Skinhead culture exploded in England, as a derivative of a mix of hard mod and rude boy.
Meeting each other, these two sub-cultures merge interests, music and even some of their distinctive style, with some revision, beginning with the shaved head.
The look becomes more underground, yet simple and functional.
We start with a nice pair of Dr Martens, blacks, reds, old, new, painted, stained with laces, and if possible with 14 holes and at least one size larger. Convenient for the air sole and indestructible in the street life; a nice Ben Sherman shirt, of course short-sleeved and checkered, or a Fred Perry buttoned up shirt, that's what it takes to maintain a high level of patriotism without excluding style and comfort. The trousers, supported by thin straps, are worn with a lot of cuffs to highlight amphibians; there is a preference for Levi Struss Model 501, maybe with some bleach stains. The head is shaved for a better hygiene and it is often covered by traditional coppola inherited from the rude boy culture. The choice for the skinhead jacket can end up in two ways: the bomber jacket, black or khaki, or the harrington, labeled Lonsdale or Fred Perry, and needless to say with Scottish interior. To complete the classic image of a skinhead: more or less long whiskers for boys, for girls the typical Chelsea cut. Tattoos are old school and depict webs, crosses, swallows, roses and all that is typical of their iconography.

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