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Mario Balotelli è sempre stato un personaggio discusso. Per un calciatore essere al centro dell'attenzione, in un Paese di calciofili, è la normalità. Peccato che Mario abbia fatto parlare di sè soprattutto per questioni che con il calcio non hanno niente a che vedere.
A soli 22 anni, Mario ha un curriculum di tutto rispetto: tre Scudetti, una Premier League, una Champions League, varie coppe nazionali e una serie di bravate da veterano!
Iniziamo da quando Mario era solo Mario Barwuah. Nasce a Palermo il 12 agosto del 1990 da genitori ghanesi, che dopo essersi trasferiti nel bresciano, abbandonano il neonato in un ospedale a causa di gravi problemi di salute. E' in ospedale che Mario trascorre i suoi primi due anni di vita, prima di essere affidato alla famiglia Balotelli. Saranno mamma Silvia e papà Franco, insieme ai figli maggiori della coppia a prendersi cura del bambino, che fin da subito dimostra non solo grande vivacità, ma anche un indiscutibile talento.
Dopo la trafila nelle giovanili del Lumezzane, a neppure sedici anni esordisce in C1 (attuale Lega Pro) ed è il più giovane ragazzo a farlo. Attira su di sè l'attenzione di molte squadre italiane e estere, ma è l'Inter ad accaparrarselo. Il primo a puntare su di lui è proprio il presidente Moratti: "Pato? Noi abbiamo già Balotelli". (25 milioni di euro il costo del primo, 360 mila euro quello del secondo). Il primo anno all'Inter trascorre senza alcun eccesso, anzi Mario si fa notare per un viaggio in Brasile, nella periferia di Salvador de Bahia, dove collabora con un'associazione che si occupa dell'educazione e del recupero di bambini in difficoltà.
A questo punto, Mario viene esposto ai fari del grande circo mediatico. Prima, sono i suoi genitori naturali a farsi vivi ("non per soldi, ma per affetto" dicono loro) poi diventa sempre più frequente vederlo in compagnia di bellissime donne nei locali più cool di Milano.
Con l'arrivo di Mourinho iniziano ad esserci le prime incomprensioni con l'allenatore, seguite da quelle con i tifosi e i suoi compagni di squadra. Emblematica è la semifinale di andata della Champions Leauge a San Siro. Al fischio finale, Mario getta la maglia dell'Inter a terra e rientra negli spogliatoio, dove è "accompagnato" da alcuni compagni tra i quali Materazzi. Quello che succede nel tunnel non è dato saperlo, ma è possibile immaginarlo.
Si materializza così l'addio di Mario all'Inter, restando però legato sia alla società che ad alcuni compagni. Prima di partire per Manchester, regala all'amico Materazzi un Ipad personalizzato con dedica: "Al mio fratellone, con affetto M.B".
Al Manchester City non tarda a farsi conoscere dai suoi tifosi per le numerose auto distrutte e gli ancor più numerosi flirt. Nell'ottobre del 2010, Balotelli inizia ad essere il "Bad Boy" che tutti conosciamo, per una rissa in allenamento con Jerome Boateng, uno dal quale è meglio stare alla larga. Ma Balotelli è Balotelli, figuriamoci se se la prende con uno più piccolo di lui. Ma è nel marzo del 2011 che il depresso Mario da il meglio di sè, lanciando dalla finestre del centro sportivo del City freccette verso i malcapitati giocatori delle giovanili. Il tutto per noia. Pochi mesi dopo, probabilmente per lo stesso motivo, la noia, Balo decide di deliziare parenti e amici con un piccolo spettacolo pirotecnico. Peccato solamente che il soggiorno della sua villa non sia il posto più adatto. Per fortuna che ci sono i vigili del fuoco a riportare la situazione alla normalità.
Come se non bastassero le bravate oltremanica, nelle sue visite in Italia Mario non vuole essere da meno. Un giretto nel carcere femminile senza autorizzazione, una visita a Scampia per vedere da vicino i luoghi di Gomorra con tanto di foto compromettenti con boss della camorra, la lite furiosa con la sua fidanzata Raffaella Fico, finita con l'intervento dei carabinieri, o gli spari con una pistola giocattolo a bordo della sua auto nel centro di Milano.
Bravate, solo bravate, che ogni volta attirano in maniera spropositata l'attenzione dei media. Il perseguitato Mario se ne accorge e se ne lamenta. "Why always me?" si chiede. I tifosi del City, che lo adorano, forse anche grazie alle sue bravate, provano a spiegarglielo con un coro, diventato ormai un cult.
Ma ad un tratto tutto cambia. Sarà l'influenza del redento Antonio Cassano, sarà la pazienza di Prandelli, sarà lo presunta e non ancora smentita paternità, ma Mario inizia a trasformarsi in un bravo ragazzo. E questa volta non si tratta solo di soldi regalati per strada a fortunatissimi passanti (cosa che a Balotelli capita spesso di fare). Mario è cambiato realmente: sorride, esulta, è tranquillo e non fa cazzate. L'abbraccio con la madre nella semifinale dell'Europeo è il segno di questa svolta.
E finalmente ora si può parlare di Balotelli per quello che fa in campo, per la sua classe, per i suoi gol e per il suo talento. Ma in breve tempo ci stancheremo di questa normalità...e tutti rimpiangeremo le bravate di Mario! Per fortuna che i bookmaker inglesi, loro la sanno lunga, non credono in questa redenzione e quotano costantemente le sue prossime bravate...Buffon è avvisato!
«Non mi viene spontaneo esultare quando segno. Fare gol è il mio dovere...esulterò solo per un gol importante con la maglia dell'Italia»
[Eng]
Mario's always been a controversial character. Being the focus of attention is normalcy for a football player in a football-lovers country. It's a shame that he is mainly spoken of for reasons that have no connections with football (e.g. getting off the pitch, after winning Champions' League's semifinals and throwing your jersey away while all your fellow players are exulting, doesn't relate to football at all).
For being a 22-year-old, Mario has a CV to be proud of: 3 National Leagues, 1 Champions' League, several National Cups and a remarkable series of bravados!!!
The story starts when Mario was just Mario Barwuah: he was born in Palermo on 12 August 1990 from Ghanaian parents, who, after being transferred in bresciano, abandon the baby in a hospital because he had serious health problems. Mario spends his first two years of life in this hospital, before being entrusted to Balotelli's family. Mom Silvia and dad Franco, together with their couple of sons, will take care of the baby, who immediately proves not only great liveliness but also an unquestionable talent in football.
After some years in the youth team of Lumezzane, he makes his debut in C1 (now named Lega Pro) when he wasn't still sixteen y.o. and he is still the youngest guy to do it in the history. It draws upon himself the attention of many Italian and foreign teams, but Inter will buy him. The first one to bet on him is the President Moratti: "Pato? We have Balotelli ". (25 million is the cost of the first , 360 thousand euros the second). The first year at Inter elapses without any excess, Mario even stands out for a trip to Brazil, in the Salvador de Bahia's favela, where he collaborates with an association that deals with education and rehabilitation to childrens in need.
At this point, Mario is exposed to the media's attention. First of all, his natural parents starts to search for him ("not for money but for affection" tell them), and then becomes more and more frequent seeing him with beautiful women in Milan's coolest venues.
With the arrival of Mourinho began to be the first misunderstanding with coach, followed by problems with the fans and his teammates. Emblematic is the first semi-final Champions Leauge at San Siro against Barcellona. At the final whistle, Mario throws the Inter shirt on the ground and goes in the locker room, where he "was accompanied" by some teammates, including Materazzi. We don't know what happens in the locker room, but we can imagine it.
So Mario leaves Inter, but he remains tied to both the company that some teammates. Before leaving for Manchester, he gives a custom Ipad to his friend Materazzi with this dedication: "to my big brother, fondly M.B."
Then the talented kid's transfer to ManCity, where it takes him very little to be known by his fans for his several crashed cars and even more numerous flirts. In October 2010, Balotelli begins to be the "Bad Boy" we all know him to be, for a brawl during the trainings with Jerome Boateng , a pal one would be better off to walk way. But Balotelli is Balotelli, of course he wouldn't fight a guy smaller than him. It is in March 2011 that the low-spirit Mario gives its best by throwing darts out of the windows of ManCity's sport centre to some kids from the juvenile team. All for boredom. Few months after, very much likely because of the same reason, boredom, Balo decides to entertain his relatives and friends with a firework show. Unfortunately his villa's living room wasn't the best location ever. Luckily the fire brigade brings the situation back in order.
As it wasn't enough already what he'd done on this side of the Channel, in his visits in Italy doesn't want to be less so. A little tour of the female detention centre without permit, a vista in Scampia to closely take a lewd of Gomorra's places with the due comprising pictures with some Camorra's bosses, a furious quarrel with his girlfriend Raffaella Fico, ended with police intervention or the toy gun shooting from his car right in the heart of Milan.
Bravados, just bravados, that always get media's excessive attention. The persecuted Mario understands it and complains. "Why always me?" he asks. Mancity's supporters adore him, maybe also because of his bravados and try to explain it with a song, which is a cult now.
But all the sudden everything changes. It may be the influence of the redeemed Cassano, Prandelli's patience, but Mario begins to turn into a good boy. And this time it's not just giving away his money to extremely lucky tramps (which often happens to Balotelli). Mario's really changed: he smiles, he exults, he is calm and does not screw up. The hug with his mother in the Euros' semifinals is the sign of the change. And we can now speak of Balotelli for what he does on the pitch, for his "fucking class", for his goals and his talent. However we will soon get bored of his normalcy… and regret Mario's bravados!!! Luckily, the British bookmakers, they know their job, don't believe in this redemption and give the odds of his next bravados… Buffon is warned!!!
2 commenti:
OOOOOOO Balotelli, he's a striker, he's good at darts, an allergy to grass but when he plays he's fuckin class, he drives around moss side with a wallet full of cash!!
talentuoso, giovane, orgoglioso e libero. grande mario big up!
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